Cantata Popolare
Sabato 18 Luglio ORe 21.30
Presso la casa del popolo di montaretto:
Via del campo, 19011 Montaretto – Bonassola (SP)
Il racconto di come è nata la
Casa del Popolo di Montaretto
dal 196o ad oggi
Da
un pomeriggio con Pippo, il racconto di come è nata la Casa Del Popolo:
“…Nacque nel dopo guerra, l’idea di 12 compagni del borgo di costruire
un posto dove tutti i giovani e meno giovani potessero finalmente
ballare e fare feste, ma anche dove si potesse leggere e commentare
l’Unità, dove poter discutere di quello che avviene nel mondo. I soldi
mancavano, ma soprattutto mancava un terreno su cui costruire un luogo,
UNA CASA DEL POPOLO che potesse essere usufruibile dalla popolazione
intera. Così, un giorno, venuti a sapere che un signore, non proprio
Compagno, vendeva i suoi terreni, l’abbiamo acquistato per £ 700.000
però a nome di un singolo, proprio per evitare che il venditore ci
rifiutasse l’acquisto per ragioni politiche. Ce la facemmo. Nel 1960 il terreno dove sorge la Casa Del Popolo fu nostro. Girammo subito la proprietà al Partito Comunista Italiano della Provincia. L’ingegnere Pessini ci fece il progetto gratis. Il
1° Maggio del 1962 si fece la festa in piazza per raccogliere i primi
soldi di avvio lavori e, nel 1963 i pensionati di Montaretto
costruirono le fondamenta. I soldi raccolti dalle feste
(dell’Unità e 1° Maggio) non potevano bastare e così si decise di
chiedere porta a porta un contributo a tutti gli abitanti del Paese.
Chi aderì, ogni fine mese diede un contributo economico fino alla fine
dei lavori… che riuscimmo a terminare nel 1968. In
quell’anno facemmo la prima mangiata nelle cucine della Casa Del
Popolo, perché così si doveva chiamare un posto costruito dal Popolo e
per il Popolo!!!…” Alcuni Compagni guardando la Casa dissero: “La Casa
Del Popolo è fatta, ma è vuota e fredda bisogna riempirla e scaldarla…”
E così, nel 1970 nacque lo spaccio (ora negozio di alimentari) e il Circolo Arci
raccogliendo 100 firme per avere l’affiliazione e, senza il quale,
sarebbe stato impossibile organizzare feste e iniziative pubbliche. Nei
5 anni di duro lavoro le feste si facevano già nei cantieri e, tutti i
soldi ricavati sono sempre stati spesi per migliorare la struttura…
Ancora oggi si continua a costruire e a rendere sempre più “bella” ed
efficiente la Caddu: gli ultimi lavori sono stati fatti negli anni 80
con la creazione di due cucine complete, una parte dove si può giocare
a biliardo, guardare la televisione, lavorare al computer e consultare
internet. Tutto questo è stato possibile grazie al duro lavoro
volontario dei Compagni.